Le mostre

dal

09

Aprile

ANDY WARHOL. VIAGGIO IN ITALIA

09  Aprile  1997 / 29  Giugno  1997

Andy Warhol. Viaggio in Italia

Roma 9 aprile – 29 giugno 1997
Chiostro del Bramante

Un incontro davvero insolito: le opere del grande demistificatore dell’arte, Andy Warhol, con una delle opere più rappresentative del Rinascimento italiano, il Chiostro del Bramante di Santa Maria della Pace.

Quale miglior luogo per mettere in scena l’eccezionale rivoluzione che Andy Warhol ha portato ai valori dell’arte con la ” A ” maiuscola ?

E’ grazie alla sinergia di un comitato guidato dalla Signora Panepinto e dall’Architetto Gianni Mercurio che siamo di fronte ad un’esposizione che segna nel percorso di Warhol un momento di novità dato dalla scelta delle opere. Centocinquanta lavori appartententi esclusivamente a collezionisti italiani, illustrano le tappe più importanti dell’artista pop, dagli anni cinquanta fino agli anni ottanta, insieme ad una serie di brillantissime fotografie di Ugo Mulas e Mimmo Jodice, che raccontano le presenze di Warhol nelle città italiane: Roma, Milano, Napoli.
La mostra si avvale, inoltre, di un’ampia sezione audiovisiva, realizzata in collaborazione con lo STREAM-GRUPPO STET e con materiale proveniente dagli archivi della RAI e di un video cd con le opere, la vita e le tecniche di Warhol su postazioni interattive.

Il viaggio in Italia era per gli artisti del XVIII e XIX secolo una tappa obbligata, una sorta di immersione nel giardino d’Europa che offriva loro innumerevoli motivi di ispirazione e di stimoli culturali. Warhol, al contrario viene in Italia senza lasciare debiti, pronto a vivere il successo con la leggerezza che gli è propria. E’ proprio dai viaggi napoletani, rispettivamente del 1981, 1983 e 1985, che Warhol prende l’ispirazione per la icona del Vesuvio e l’occasione per i ritratti di Lucio Amelio e di altri collezionisti.
Il proposito espositivo è stato di mettere l’accento sui rapporti dell’artista americano con il nostro paese in un percorso che, però, presenta la totalità della sua opera: dalle “shoes” alle “Marylin”, dalle “Soup” ai “Mao”.

Resta da chiederci quale sarà il prossimo viaggio virtuale di Andy, quale sarà la prossima tappa dopo Napoli e Roma, nello spirito di una rivalutazione delle istanze pop a dieci anni dalla sua scomparsa e nella speranza di una sempre più larga comprensione di un fenomeno che è molto lontano dall’essere concluso.

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