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Novembre
14 Novembre 2009 / 06 Aprile 2010
Chiostro del Bramante, Roma
dal 14/11/2009 al 6/04/2010
Dart Chiostro del Bramante presenta per la stagione 2009-2010 una grande mostra dedicata a Giovanni Boldini ed gli artisti italiani, che soggiornano a Parigi nella seconda metà del secolo XIX, a cura di Francesca Dini.
Nel corso dell’Ottocento la Francia si trova a guidare il cammino dell’arte contemporanea e a costituire per molti paesi – ed anche per l’Italia – un modello ineguagliato di civiltà. I pittori italiani sono dunque indotti ad un continuo confronto con l’arte di quella Nazione, complici le Esposizioni Universali che vi si tengono periodicamente e che ne promuovono internazionalmente l’immagine.
Come è noto la stessa vicenda dei Macchiaioli – il maggior movimento pittorico italiano del secolo – trae origine e forza dal confronto con la pittura di Corot e dei paesaggisti di Barbizon, nonché nutrimento dall’estetica del Realismo di Courbet. Ma il vero e proprio “mito di Parigi” è un portato della cosiddetta Belle Epoque, sorta di età dell’oro segnata dal trionfo del modello borghese liberale e laico, dalla grande libertà di pensiero, da prodigiose scoperte scientifiche, da una decisiva accelerazione dei mezzi di trasporto, dalla nascita del turismo di massa, dal grande fulgore dei teatri e dei giornali a stampa.
La Belle Epoque, termine che non ha trovato sinonimi, indica dunque il periodo felice (per molti, ma non per tutti) in cui i ceti medi giungono a godere di un certo benessere. Parigi diviene, anche in virtù di questo, un vero laboratorio letterario e artistico nel quale convivevano tendenze artistiche molto diverse le une dalle altre. Questo nostro viaggio si dipana dunque tra le vicende biografiche dei tre celebri “italiani di Parigi”- De Nittis, Boldini, Zandomeneghi – ma si muove, sul filo del racconto, tra i luoghi cari al mito della modernità di Parigi, i teatri, i caffè, i boulevards, gli ateliers degli artisti celebri e quelli dimessi dei pittori bohemien, incontrando perciò gli splendidi capolavori di Vittorio Corcos, Antonio Mancini, Paul Helleu, Leon Bonnat, Telemaco Signorini, Serafino De Tivoli, che saranno raggruppati in sezioni.
Il percorso espositivo presenta opere provenienti da collezioni private, quindi difficilmente accessibili al vasto pubblico, che saranno esposte accanto ad importanti prestiti provenienti da Istituzioni Italiane come la Galleria d’ Arte Moderna di Palazzo Pitti, la Galleria degli Uffizi, ed Internazionali, quali il Musée d’ Orsay.
Il catalogo della mostra sarà edito dalla Silvana Editoriale e conterrà i saggi e le schede delle singole opere.
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